Attivo Provinciale

Mercoledì 30 Aprile ore 17 presso la Federazione di Cosenza è convocato l'attivo provinciale.

o.d.g.

1) Analisi del voto

2) Congresso

3) tesseramento


Report dell'Assemblea nazionale de L'Ernesto di Agostino Giordano

“Non siamo in vendita”.Queste le parole che campeggiano a caratteri cubitali sull’home page del sito dell’Ernesto, le stesse parole che sono riecheggiate più volte domenica scorsa in via Squarcialupo, nella sede della Federazione romana del Prc. Si è svolto lì, infatti, l’incontro nazionale dell’area dell’Ernesto, che ha visto la partecipazione di circa duecento militanti e dirigenti in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia.
La relazione di Gianluigi Pegolo ha da subito riscaldato gli animi dei presenti (fra cui molti giovani), ribadendo le parole pronunciate due giorni prima al comitato politico nazionale:“non accettiamo nessun ricatto!”. Infatti Pegolo ha raccontato che nei giorni precedenti al Cpn c’è stato un incontro con alcuni compagni della segreteria nazionale, che hanno chiesto esplicitamente ai dirigenti nazionali dell’Ernesto di annullare la protesta degli autoconvocati che si erano dati appuntamento per sabato, per contestare le decisioni prese in merito al simbolo elettorale senza falce e martello. Solo così, forse, l’Ernesto avrebbe potuto sperare di avere un candidato eleggibile nelle liste elettorali. Pegolo ha precisato che la contestazione avvenuta sabato davanti al Cpn era stata organizzata da militanti di circoli di Firenze e Roma che si rifanno ai rispettivi movimenti “autoconvocati”, fra i quali vi sono anche militanti dell’Ernesto. Ma soprattutto ha evidenziato la gravità della discriminazione subita dall’Ernesto, che è stato espropriato della rappresentanza parlamentare soltanto perché è stata l’unica area che ha portato avanti una “strategia chiaramente alternativa” a quella dell’attuale gruppo dirigente”.Forse, ha detto Pegolo, “aveva ragione Bertinotti ad intravedere ancora tracce di “stalinismo” nel Prc, solo che guardava nella direzione sbagliata. Alla faccia della democrazia!”. Oltre alla denuncia della mancanza di democrazia interna e del mancato rispetto del pluralismo (“si vuole costruire la sinistra plurale, ma poi non si rispettano le pluralità interne al Prc”…) si è fatto anche un bilancio complessivo dell’iniziativa dell’Ernesto, rimarcando le scelte giuste fatte in controtendenza rispetto a quelle del vertice nazionale: dalla battaglia del no all’accordo sul welfare al rilancio dei movimenti, dall’opposizione “senza se e senza ma” alle missioni militari, fino al sostegno della lotta del popolo vicentino contro la costruzione della base Usa. Tanti sono stati gli interventi che hanno ricordato vertenze e mobilitazioni, conflitti e lotte sviluppatesi a causa del profilo liberista assunto dal governo Prodi, tutt’altro che permeabile alle istanze dei movimenti e dal quale il Prc avrebbe dovuto prendere le distanze (“ritirando il ministro ed i sottosegretari ben prima che Mastella aprisse la crisi!”). Fra i diversi contributi portati all’assemblea, i compagni e le compagne intervenuti (da Torino, Milano, Bologna, Pistoia, Vicenza, Napoli, Caltanissetta, Livorno, Cosenza, Modena, Parma, Chieti, etc…) hanno raccontato le enormi difficoltà che quotidianamente si riscontrano lavorando nei rispettivi territori, soprattutto a causa della destrutturazione dei circoli (in maniera particolare quelli del lavoro) e per l’abbandono di molti militanti. Allo stesso tempo è però emersa la determinazione e la volontà di rilanciare movimenti di lotta e iniziativa politica diffusa. Daniela Cortese, segretaria del Circolo dei lavoratori delle Telecomunicazioni di Roma – che sabato aveva letto, fra gli applausi, nella sala del Cpn, il comunicato con le istanze degli autoconvocati del Prc – è intervenuta all’assemblea dell’Ernesto riscuotendo altri calorosissimi applausi, soprattutto quando ha ricordato l’impegno delle compagne e dei compagni dell’Ernesto nelle questioni sociali e legate al mondo del lavoro, sottolineando la “necessità di riconnettersi sul serio ed al più presto con i lavoratori, attraverso un organizzazione non residuale, ma radicata e moderna” e ricordando come si è terribilmente giocato sulla pelle dei lavoratori, mentre al governo erano presenti anche esponenti della sinistra e del Prc. Il capogruppo del Prc in Emilia Romagna Leonardo Masella ha espresso fra gli applausi piena “solidarietà politica e umana ai compagni Giannini e Pegolo” ed ha spiegato il perché della discriminazione con queste parole: “ci reprimono perché siamo gli unici ad avere un progetto strategico chiaro. Masella ha invitato tutti ad avere pazienza, perché siamo vicini al chiarimento che vi sarà al prossimo congresso, in un contesto in cui la base del partito, in maggioranza comunista, sta prendendo sempre più coscienza. Fosco Giannini ha ringraziato tutti per il sostegno di questi giorni ed ha valorizzato la dignità di un’area che non accetta compromessi sulle poltrone semplicemente perché crede in un progetto, “quello della rifondazione di un moderno partito comunista di quadri e di massa, all’altezza dei tempi”. Ed ha illustrato la base materiale del fallimento del governo Prodi,“che noi avevamo già previsto al Congresso di Venezia, criticandone l’impianto strategico”: un duplice fallimento che rimanda ad una analisi sbagliata dei rapporti di forza e di classe in Italia e in Europa, per cui si è rivelata del tutto velleitaria l’idea che fosse possibile, con la nostra partecipazione al governo, avviare una politica di alternativa.
In tutti gli interventi si è precisato come,“nonostante tutto”, sia ora essenziale partecipare alla campagna elettorale. E poi, di tutto si discuterà in un congresso ormai imminente, che non può più essere rinviato.


MANIFESTAZIONE NAZIONALE A COSENZA

APPELLO ALLA MOBILITAZIONE

Erano passati pochi giorni dalla manifestazione di un milione di persone contro la guerra in Iraq che aveva concluso il Forum Sociale Europeo di Firenze, una delle più importanti esperienze di partecipazione democratica realizzate nel nostro paese. La notte del 15 novembre 2002 venti persone che erano state fra gli organizzatori di quel Forum furono arrestate dai reparti speciali dei ROS e dei GOM. Ad altri cinque furono notificati gli arresti domiciliari. Quarantatre persone finirono indagate nel filone di inchiesta. Le irruzioni di uomini armati fino ai denti e con il volto coperto terrorizzarono molte famiglie a Cosenza, Napoli e Taranto. Tredici persone furono rinviate a giudizio, accusate di aver voluto "sovvertire violentemente l'ordine economico costituito nello stato" per essere stati fra gli animatori delle grandi manifestazioni di popolo in occasione del vertice OCSE di Napoli e del G8 di Genova nel 2001. Quel processo, iniziato il 2 dicembre 2004 presso la Corte di Assise di Cosenza, è alle sue battute finali. La requisitoria del Pubblico Ministero è prevista per il 24 gennaio, e poco dopo sarà emessa la sentenza. Solo un mese fa il Tribunale di Genova ha comminato più di un secolo di carcere a ventiquattro manifestanti. Sono stati inflitti fino a 11 anni di carcere utilizzando reati da codice di guerra come l'accusa di "devastazione e saccheggio". Al contrario, nessuno ha pagato per le inaudite violenze compiute dalle forze dell'ordine sui manifestanti a Genova, giudicate da Amnesty International la più grave violazione dei diritti umani in Europa dal dopoguerra. Nessuno dei dirigenti responsabili ha dovuto rendere conto degli errori ed orrori commessi: al contrario, sono stati tutti promossi. I processi per la macelleria della Diaz e le torture a Bolzaneto si avviano alla prescrizione per decorrenza dei termini. L'omicidio di Carlo Giuliani è stato archiviato senza un processo. Il Parlamento ha respinto la richiesta di istituzione di una Commissione di Inchiesta. Al contrario, gli imputati di Cosenza rischiano pene severissime. Ancora una volta c'è bisogno di difendere la dignità calpestata del nostro paese e le garanzie democratiche - nel sessantesimo della Costituzione. Una volta ancora bisogna pretendere verità e giustizia sui fatti di Genova, e difendere il diritto a costruire un "un altro mondo possibile". Il nostro paese è pieno di lotte, vertenze nazionali e locali, resistenze e proposte per i diritti umani, sociali, civili, politici, ambientali, per la difesa dei beni comuni, contro la guerra e il riarmo. L'attivismo civile e la mobilitazione sociale dovrebbero essere considerati una risorsa di questo paese. Al contrario, questi conflitti finiscono sotto processo e tante persone rischiano di vedersi rovinata la vita per il loro impegno sociale. Crediamo sia necessario allargare la riflessione, la solidarietà e l'iniziativa unitaria di fronte ai segnali di una deriva securitaria e repressiva contro ogni forma di diversità e di dissenso. Agli imputati di Cosenza viene contestato di essere protagonisti attivi del movimento altermondialista e delle lotte per il cambiamento, attività che viene quindi considerata sovversiva e cospirativa. Questo processo riguarda perciò fino in fondo tutti coloro che credono doveroso impegnarsi per una società e un pianeta più giusti e che vogliono per tutti e per tutte il diritto ad agire, ad opporsi, a praticare e vivere alternative. E' tempo di tornare a Cosenza da ogni parte d'Italia, come facemmo il 23 novembre del 2002 protestando insieme a tutta la città. Costruiamo insieme una nuova grande manifestazione a Cosenza sabato 2 febbraio per liberare chi è sotto processo da accuse inaccettabili. DIFENDIAMO IL DIRITTO A VOLER CAMBIARE IL MONDO Le adesioni collettive e individuali vanno inviate a:

[email protected]

http://www.cosenza2febbraio.org/index.php

Convocazione del CPF

Ai compagni del CPF - Segretari di Circolo - CPG - Coordinatori di zona.

E' convocato per mercolì 19 dicembre ore 17 il CPF provinciale di Cosenza.

O.d.G.

1)Comunicazione del segretario provinciale sull'assemblea generale della sinistra e degli ecologisti dello scorso 8 e 9 dicembre  a Roma e sul CPN del 16 dicembre; Discussione e Valutazioni.

2)Iniziative del partito:Iniziativa gruppo Regionale sulla Sibaritide, Corigliano 12 e 13 gennaio 2008;

3)Conferenza provinciale Enti Locali.

4)Varie ed eventuali.

Non Mancate


Attivo Provinciale

E' convocato per lunedì 27 novembre ore 17 presso la federazione di Cosenza, l'attivo provinciale.

o.d.g.

iniziativa sulla sinistra europea dell' 1 e 2 dicembre

Non mancate.


...Verso il 20 ottobre

Acri mercoledi 17 ottobre ore 16.30 / Cinema S. Domenico

 Saluti:

Pascuzzo Bruno Assessore PRC Comune di Acri
Pettinato Pietro  Capo gruppo PRC Consiglio Comunale Acri

 Introduce e modera: Franco Godino Coordinatore PRC zona “ Destra Crati”

 INTERVENGONO

 Angelo Broccolo Segretario provinciale PRC Cosenza

Rocco Tassone  Responsabile organizzazione PRC Calabria

Pino Scarpelli    Segretario regionale PRC Calabria

Michelangelo Tripodi   Segretario regionale Pdci Calabria

Mimmo Talarico  Coordinatore provinciale S.D. Cosenza

Diego Tommasi   Segretario regionale Verdi Calabria

 CONCLUDE

 Damiano Guagliardi   Direzione Nazionale PRC


Non ci sono più alibi

E' necessaria una vera svolta nel governo della Regione Calabria.
Incontro pubblico sulla verifiva con il Presidente della Giunta Loiero. 
Palazzo della Provincia di Catanzaro "Sala delle Culture"  Venerdì 12 ottobre ore 16.
Sono invitati, movimenti, associazioni, partiti e cittadini.


20 0ttobre a Roma

Il circolo PRC "P. Impastato" di Rose e il coordinamento di  zona " Destra Crati" organizzano il pulman per Roma.

Partenza Sabato 20 ottobre ore 6.30 dal bivio cavoni (Luzzi) e rientro in tarda serata. La quota di partecipazione, grazie agli sforzi del nostro partito, è di 5 euro a persona.

Restano ancora pochi posti a disposizione... Affrettatevi....

info [email protected] o Marco Imbrogno 328 0350663


2 ottobre Attivo Regionale

CARI/E COMPAGNI/E   CON LA PRESENTE VI INFORMO CHE MARTEDI' 2 OTTOBRE ALLE ORE 16,00 PRESSO L'HOTEL LAMEZIA SI TERRA' UN'ATTIVO REGIONALE NEL QUALE SI DISCUTERA' DI FONDI STRUTTURALI E ZONE FRANCHE URBANE.   ALL'ATTIVO PARTECIPERA' IL COMPAGNO ANDREA MONACO RESPONSABILE NAZIONALE DEL SETTORE.


3 ottobre Coordinamento di Zona

E' convocato per mercoledì 3 ottobre alle ore 20 il coordinamneto
del PRC zona "Destra Crati" presso il circolo di Acri centro.

odg.
1)rilancio attività politica zona destra crati
2)iniziativa in sostegno alla manifestazione del 20 ottobre da
svolgersi venerdì 12 ottobre presso il cinema di Acri
3)manifestazione 20 ottobre
4)varie ed eventuali

Tutti i compagni dei circoli della zona sono invitati a partecipare